• Home
  • Chi sono
  • Contatti
  • Archivio 2005-2014
Menu

il blog di Luciano Muhlbauer

  • Home
  • Chi sono
  • Contatti
  • Archivio 2005-2014

Facciamo come a Roma. No alla parata nazifascista del 29 aprile a Milano. Assemblea cittadina 4 marzo h. 21 @ArciBellezza

March 2, 2015

Si avvicina il 29 aprile e di nuovo a Milano la galassia dei gruppi militanti di estrema destra, con i soliti appoggi istituzionali, si prepara a mettere in scena una parata neofascista. Un anno fa una convergenza plurale di movimenti e realtà antifasciste e antirazziste aveva portato in piazza il ripudio di ogni fascismo e razzismo e migliaia di persone avevano sfilato dietro lo striscione “Milano 29 aprile: nazisti no grazie”. Quest’anno siamo nel 70° anniversario della Liberazione, ma i fascisti vogliono sfilare lo stesso il 29, anzi, ringalluzziti dal nuovo progetto legofascista di Salvini vogliono farlo ancora di più.

Il percorso antifascista iniziato un anno fa ha permesso di riempire le piazze milanese anche altre volte, come il 18 ottobre scorso, e di mettere in campo delle reazioni di fronte alle numerose provocazioni neofasciste registrate nella nostra città. Ora si tratta di riprendere il ragionamento in vista di questo 29 aprile e sicuramente la riuscita mobilitazione #MaiConSalvini costruita dagli antifascisti e antirazzisti romani sabato scorso ci aiuta a discutere e costruire il percorso concreto.

Comunque, ne parleremo all’assemblea antifascista cittadina che si terrà mercoledì 4 marzo, alle ore 21.00 all’Arci Bellezza, in via Bellezza 16/A a Milano.

Di seguito trovate l’appello che sta alla base della mobilitazione del 29 aprile e dell’assemblea del 4 marzo.

 

GLI ANTIFASCISTI MILANESI NEL 70° ANNIVERSARIO DELLA LIBERAZIONE DICONO NO ALLA PARATA NAZIFASCISTA DEL 29 APRILE

Il prossimo 25 aprile sarà il 70° anniversario della Liberazione dal nazifascismo, una scadenza importante per ribadire i valori fondanti del nostro Paese, frutto della lotta partigiana.

Una data che non deve essere vissuta semplicemente come una celebrazione o un anniversario, perché ancora oggi il fascismo, nelle sue variegate versioni incarnate dai diversi gruppi, rappresenta un pericolo in Europa e in Italia. Nel nostro paese si susseguono a ritmo inquietante gli assalti a sedi democratiche, gli attentati ai monumenti e alle lapidi che ricordano i partigiani e le aggressioni contro immigrati, omossessuali e militanti antifascisti. L’ultima in ordine di tempo è avvenuta a Cremona, dove gli squadristi di Casa Pound hanno ridotto in fin di vita un militante del Centro sociale Dordoni.

I gruppi dell’estrema destra radicale sono attivi nella propaganda contro gli immigrati e contro gli omossessuali, nella proposta di un clericalismo bigotto e reazionario, nella riproposizione dell’antisemitismo e dell’ideologia nazifascista, con la sistematica negazione degli orrori che questa ha provocato in tutta l’Europa. Sono sempre più frequenti i concerti di band che inneggiano ai gerarchi fascisti e nazisti, i convegni che tendono a rivalutare le tematiche sociali del Terzo Reich e della Repubblica di Salò, le presentazioni di libri negazionisti dell’Olocausto.

E questo avviene in Lombardia e a Milano con coperture istituzionali senza precedenti: nel passato la ex Provincia di Milano guidata dal centrodestra, oggi la Regione Lombardia governata da Maroni sono ombrelli protettivi accoglienti per le formazioni neofasciste, mentre la Lega di Salvini punta apertamente a un’alleanza con le peggiori espressioni dello squadrismo, anche a livello nazionale. Il tutto con una gestione imbarazzante dell’ordine pubblico della Questura, che certamente consente l’attività dei neofascisti, garantisce lo svolgimento di manifestazioni che apertamente violano le leggi e non pare dedicare il tempo necessario per individuare i responsabili delle aggressioni.

Purtroppo anche all’interno di alcuni Partiti e Associazioni che si riconoscono nei valori dell’antifascismo spesso si cede a un formalismo “democratico”, figlio del pensiero che tutti hanno diritto a manifestare. Ma a chi sostiene l’ideologia della sopraffazione, della violenza e della supremazia razziale non deve essere garantito alcun diritto di parola. Affermare questo concetto è anche un contributo a tenere vivo tutto l’anno l’impegno che ognuno di noi prende nella Giornata della Memoria appena celebrata.

Per tutti questi motivi gli antifascisti milanesi chiedono il divieto assoluto di tutte le manifestazioni neofasciste del prossimo 29 aprile. In quella data, con il pretesto di ricordare un giovane ucciso, da anni i gruppi neofascisti organizzano una parata con modalità e simboli che riconducono al fascismo e al nazismo. A nulla sono valse le diffide e le denunce, gli organizzatori non hanno mai subito conseguenze.

Gli antifascisti milanesi denunciano le tante ambiguità istituzionali ai vari livelli, che mentre proclamano fedeltà alle leggi della Repubblica nata dalla vittoria dell’antifascismo, anno dopo anno, permettono agli eredi degli assassini di allora di riproporre la lugubre rappresentazione di un passato di morte e sopraffazione.

Milano non merita di essere sfregiata dai rigurgiti neofascisti.

Invitiamo tutti i cittadini milanesi a mobilitarsi contro il fascismo nella giornata del 29 aprile 2015 con un presidio in Piazzale Susa a Milano.

Per difendere i valori dell'antifascismo conquistati con la lotta di Liberazione e per ricordare tutti quei giovani assassinati dai fascisti dal dopoguerra a oggi, in quella generosa stagione che è stata giustamente chiamata la Nuova Resistenza.

il corteo #MaiConSalvini di Roma del 28 febbraio 2015

il corteo #MaiConSalvini di Roma del 28 febbraio 2015

In Antifascismo Tags antifa, arci bellezza, 29 aprile, #MaiConSalvini, Liberazione, antirazzismo
← Hanno sgomberato il Soy Mendel. A Milano un altro spazio sociale viene chiuso in vista di ExpoA Milano un fine settimana in piazza. Mobilitazioni per i diritti e contro Jobs Act, omofobia e razzismo →

Feed Instagram

Gaza e tutta la Palestina non fanno più notizia. È questo il principale risultato dei cosiddetti “accordi di pace”, che in realtà non sono nemmeno un vero cessate il fuoco.  Israele continua a bombardare e bloccare l&
Gaza e tutta la Palestina non fanno più notizia. È questo il principale risultato dei cosiddetti “accordi di pace”, che in realtà non sono nemmeno un vero cessate il fuoco. Israele continua a bombardare e bloccare l’afflusso degli aiuti, mentre gran parte della popolazione di Gaza è costretta in metà del territorio della striscia. In Cisgiordania non va meglio, perché coloni ed esercito proseguono nella pulizia etnica e nella cacciata dei palestinesi dalle loro terre. Questa è la realtà sul campo, mentre qui da noi i complici hanno fatto calare il silenzio e destre e “riformisti” del Pd vogliono persino tappare la bocca ai chi denuncia i crimini di Israele, proponendo la messa fuorilegge della critica al sionismo. Per questo occorre tenere viva la mobilitazione. Tutto il resto sono chiacchiere #Gaza #StopGenocide #EndOccupation #FreePalestine #Resistenza
Continua la campagna del governo Meloni per eliminare manu militari ogni voce fuori dal suo coro. Oggi è toccato all’Askatasuna di Torino. Ma si illudono se pensano che uno sgombero possa chiudere la bocca alle persone. Si illudono e si
Continua la campagna del governo Meloni per eliminare manu militari ogni voce fuori dal suo coro. Oggi è toccato all’Askatasuna di Torino. Ma si illudono se pensano che uno sgombero possa chiudere la bocca alle persone. Si illudono e si sbagliano, alla grande! Giù le mani dall’Askatasuna! #Aska #Askatasuna
PER PINO E LICIA PER NON DIMENTICARE PINELLI ASSASSINATO   La memoria è una cosa importante, serve per affrontare il presente e, soprattutto, il futuro. E non bisogna mai dimenticare Piazza Fontana e la morte poco accidentale di Giuseppe Pinelli, ferroviere e anarchico, accusato ingiustamente nel quadro dei depistaggi all’indomani della strage e fatto precipitare nella notte del 15 dicembre 1969 da una finestra del quarto piano della Questura di Milano. Nessuno avrebbe mai pagato per la sua morte o per le tante bugie e, alla fine, la spiegazione giudiziaria sarebbe stata un misterioso “malore attivo”. Morto Pinelli, il depistaggio continuò e il 16 dicembre fu arrestato un altro anarchico milanese, Pietro Valpreda, che rimase in carcere innocente per 3 anni. Solo molti anni più tardi una parte della verità storica sulla strage di Stato riuscì a farsi largo anche sul piano giudiziario, con l’individuazione dei responsabili della strage nei neofascisti di Ordine Nuovo. La famiglia Pinelli avrebbe dovuto aspettare 40 anni perché lo Stato, nella persona del Presidente della Repubblica Napolitano, riconoscesse la “verità storica” su Pinelli e sulla strage di piazza Fontana. Una verità storica che i movimenti avevano denunciato sin dai primi momenti e che anche oggi, in tempi di galoppante revisionismo governativo, potrà continuare a vivere soltanto attraverso la memoria e l’impegno collettivo. #pinelli #giuseppepinelli #piazzafontana #stragefascista #stragedistato #antifa
12 DICEMBRE PIAZZA FONTANA
STRAGE FASCISTA E DI STATO
 
Sono passati 56 anni dal giorno in cui apparati dello Stato, con la manovalanza neofascista, inaugurarono la cosiddetta strategia della tensione, il cui obiettivo era creare le condizioni p
12 DICEMBRE PIAZZA FONTANA STRAGE FASCISTA E DI STATO   Sono passati 56 anni dal giorno in cui apparati dello Stato, con la manovalanza neofascista, inaugurarono la cosiddetta strategia della tensione, il cui obiettivo era creare le condizioni per svolte autoritarie che potessero fermare i grandi movimenti di massa, di operai e studenti, che negli anni 68 e 69 aprirono nuovi spazi e stavano conquistando diritti sociali e civili per tutte e tutti. Nella strage di piazza Fontana morirono direttamente 17 persone, ai quali va aggiunto Pino Pinelli, ingiustamente accusato e fatto volare da una finestra della Questura di Milano. Anche quest’anno il 12 dicembre i movimenti milanesi, ai quali si sono aggiunte le associazioni palestinesi, sono scesi in piazza non solo per ricordare, ma anche per ribadire che senza il protagonismo delle persone e dei movimenti, senza conflitto, i diritti e le libertà sono sempre sotto tiro, allora come oggi. Specie oggi, in tempi in cui vecchi fantasmi, dalle politiche autoritarie e repressive fino alla guerra, si stanno riaffacciando.   #piazzafontana #stragefascista #stragedistato #antifa
12 DICEMBRE PIAZZA FONTANA STRAGE FASCISTA E DI STATO #piazzafontana #stragefascista #stragedistato #antifa
12 DICEMBRE PIAZZA FONTANA 
STRAGE FASCISTA E DI STATO 

12 dicembre, strage di piazza Fontana,
Pinelli assassinato Valpreda innocente
A cinquantasei anni dalla strage di Piazza Fontana, ricordiamo la matrice fascista di quell’attentato, la mor
12 DICEMBRE PIAZZA FONTANA STRAGE FASCISTA E DI STATO 12 dicembre, strage di piazza Fontana,
Pinelli assassinato Valpreda innocente A cinquantasei anni dalla strage di Piazza Fontana, ricordiamo la matrice fascista di quell’attentato, la morte di Giuseppe Pinelli e l’ingiusta persecuzione contro gli anarchici. Non si tratta di un esercizio rituale, ma della necessità di leggere il presente attraverso le continuità che lo attraversano. Ci troviamo alle 18.30 in piazza 24 Maggio a #Milano #piazzafontana #stragefascista #stragedistato #antifa

Categorie

  • Grandi Opere (1)
  • Razzismo (1)
  • Casa (2)
  • Territorio (2)
  • Diritti (3)
  • Guerre e Pace (3)
  • Scuola e Istruzione (3)
  • Sicurezza (3)
  • Solidarietà (9)
  • Lavoro (17)
  • Internazionale (22)
  • Movimenti (29)
  • Antifascismo (36)
  • Politica (38)

Tag 

  • milano
  • Milano
  • antirazzismo
  • antifascismo
  • antifa
  • movimenti
  • Expo 2015
  • curdi
  • repressione
  • Turchia
  • rojava
  • sgomberi
  • erdogan
  • solidarietà
  • regione lombardia
  • pkk
  • migranti
  • jobs act
  • elezioni 5 giugno
  • Elezioni Comune Milano 2016

Powered by IlCapitano