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il blog di Luciano Muhlbauer

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18 ottobre #StopInvasione di razzisti e fascisti. Milano ripudia il razzismo della Lega - h. 15 corteo parade in L.go Cairoli

October 16, 2014

Sabato 18 ottobre la Lega Nord manifesterà a Milano. La parola d’ordine del corteo è tanto semplice quanto eloquente: “Stop Invasione”. Dove gli invasori sarebbero ovviamente i migranti, a partire dai profughi scappati da guerre e dittature e sopravvissuti alla traversata del Mediterraneo. Non si fa distinzione, tutti uguali, tutti “clandestini” e invasori.

Nulla di nuovo, direte voi, la Lega ha sempre cavalcato la xenofobia e le paure. Invece no, qualcosa di nuovo c’è e non capirlo o sottovalutarlo sarebbe grave. La Lega, dopo anni di alleanze governative con Berlusconi, era stata travolta prima dall’inconsistenza dei risultati ottenuti e poi dal malaffare e dagli scandali. Sembrava finita, ma poi Matteo Salvini ha osato un cambio di scenario, riposizionando la Lega nella grande famiglia della nuova e incalzante destra radicale europea.

Accanto a molti elementi di continuità con la Lega bossiana, ci sono però anche elementi di discontinuità. Ormai il riferimento territoriale non è più la Padania, ma tutta l’Italia. Il nemico non è più Roma ladrona, ma l’euro e l’immigrato. Mentre Bossi ricordava sempre, persino quando diceva e faceva cose di estrema destra, che lui era antifascista, Salvini ha stretto un’alleanza di ferro con Marine Le Pen e il Front National. In Italia è andato a fare visita alla sede romana dei neofascisti di Casa Pound –che già alle europee avevano sostenuto Borghezio- e ha partecipato al festival Atreju dei giovani di Fratelli d’Italia.

In altre parole, la nuova direzione della Lega ha capito che nell’Europa della crisi e delle politiche d’austerità si è aperto un enorme spazio politico ed elettorale a destra, ma anche che in Italia manca un soggetto politico in grado di riempirlo e di organizzarlo. I postfascisti di FdI sono messi male e stanno pagando gli anni passati a fare da scendiletto a Berlusconi, mentre la variegata galassia dei gruppi nazifascisti non è in grado di formare liste elettorali competitive. In altre parole, quella della Lega di Salvini è un’operazione egemonica, una Opa sulla destra radicale italiana.

Forse l’operazione non funzionerà -e noi tifiamo e ci adoperiamo perché non funzioni-, ma si tratta di una cosa seria che va presa sul serio. Basta infatti guardare ai risultati della Lega alle europee e ai vari sondaggi che circolano, per capire che il nuovo corso di Salvini ha invertito la tendenza negativa della Lega. E poi ci sarà pure il referendum per abrogare la riforma Fornero sulle pensioni, che è una cosa che avrebbe dovuto fare la sinistra, ma che invece ha fatto la Lega, a regalare ulteriori spazi alla Lega.

È la Lega in versione Front National, di destra radicale, xenofoba e razzista, che strizza l’occhio ai neofascisti di ogni risma, che sabato prossimo invaderà le piazze milanesi. E con la Lega, ne possiamo stare certi, stavolta saranno presenti in piazza anche rappresentanze dei gruppi militanti di estrema destra, a partire da Casa Pound.

Non si risolve il problema con una contromanifestazione, ovviamente. Ci vorrà ben altro. Ci vorrà un’altra opzione politica, di sinistra e antifascista, che sappia indicare un altro modello di società rispetto al liberismo sfrenato, l’austerità e la ridistribuzione della ricchezza a favore dei ricchi. Un’opzione che si metta dalla parte dei precari, dei lavoratori, dei disoccupati, dalla parte di chi la crisi la sta pagando a caro prezzo. Ma questo, in fondo, lo sapevamo già e, in ogni caso, non può diventare certo un alibi per non fare niente, per stare in silenzio o guardare dall’altra parte. Anzi, significa che proprio oggi dobbiamo far sentire forte e decisa la nostra voce, il nostro più fermo e totale ripudio del tentativo di riproporre a Milano e in Italia la xenofobia e il razzismo. E quindi #StopInvasione lo diciamo noi, ma lo diciamo ai razzisti e ai fascisti che sabato caleranno su Milano.

L’operazione politica che la Lega di Salvini intende materializzare sabato prossimo a Milano ha già suscitato la preoccupazione di Anpi e dell’associazione degli ex deportati nei campi di sterminio nazisti, l’Aned. Altri invece avevano lanciato l’idea di un corteo-parade, per non lasciare le strade e le piazze a chi predica l’odio e per dire che Milano è meticcia, antirazzista e antifascista. La proposta di mobilitarsi era buona, ha colto un’esigenza più ampia e le adesioni sono cresciute in questi giorni, dai centri sociali agli studenti, da settori sindacali a quelli associativi ad alcune forze politiche. E ci saranno anche rappresentanze delle comunità di migranti di Milano. L’appuntamento è quindi per sabato 18 ottobre, alle ore 15.00 in L.go Cairoli a Milano. Per tenervi aggiornati sull’organizzazione, sugli appelli e sulle adesioni, il punto di riferimento unitario è la pagina facebook www.facebook.com/milanometiccia.

Fate circolare le info sul corteo e se sabato siete a Milano partecipate, per dire tutti e tutte insieme che chi ama la libertà odia il razzismo.

In Razzismo Tags antifascismo, antirazzismo, lega, milano, migranti, profughi
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Parlano di pace, quando non c’è nemmeno un cessate il fuoco degno di questo nome. Israele continua a bombardare Gaza quando gli pare e piace e continua a non far passare gli aiuti umanitari che servono, mentre in Cisgiordania proseguono
Parlano di pace, quando non c’è nemmeno un cessate il fuoco degno di questo nome. Israele continua a bombardare Gaza quando gli pare e piace e continua a non far passare gli aiuti umanitari che servono, mentre in Cisgiordania proseguono la pulizia etnica e il furto di terre da parte di esercito e coloni. Cercano di far calare il silenzio. Per questo è decisivo continuare a stare in piazza, come oggi a #Milano. #Gaza #StopGenocide #EndOccupation #FreePalestine #Resistenza
Rifacciamo? 

#1917
Rifacciamo? #1917
GOOD MORNING AMERICA ✊
GOOD MORNING AMERICA ✊
SOLIDALI CON MOHAMMAD HANNOUN ✊🇵🇸
NON CI FAREMO ZITTIRE DALLA REPRESSIONE DI MELONI

Hanno dato il foglio di via da #Milano a Mohammad Hannoun, presidente di @api.italia , l’associazione palestinese che da due anni organizza le manifestazioni
SOLIDALI CON MOHAMMAD HANNOUN ✊🇵🇸 NON CI FAREMO ZITTIRE DALLA REPRESSIONE DI MELONI Hanno dato il foglio di via da #Milano a Mohammad Hannoun, presidente di @api.italia , l’associazione palestinese che da due anni organizza le manifestazioni del sabato per la Palestina. Beninteso, non lo accusano di fatti violenti, anche perché in due anni di sabati non è mai successo alcunché di rilevante sotto il profilo dell’ordine pubblico. Ma le estreme destre di governo ce l’hanno con lui perché dice le stesse cose che afferma anche il diritto internazionale, cioè che l’occupato ha il diritto di resistere all’occupante. E così, non potendolo denunciare all’autorità giudiziaria, perché non esiste nulla di cui accusarlo, passano a un provvedimento amministrativo, come il foglio di via, che ormai insieme ad altri strumenti di polizia, come il Daspo, sta infestando il nostro paese. L’intento è sempre lo stesso, zittire e intimidire chi non la pensa come il governo. Non a caso, sul movimento per la Palestina si sta abbattendo una repressione sempre più esplicita, fatta di manganelli, denunce penali e, appunto, provvedimenti di polizia limitanti la libertà personale. Massima solidarietà a Mohammad Hannoun! Se toccano un*, toccano tutt* noi! #FreePalestine
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