Il 29 aprile, alle ore 19.00, ci troviamo in piazzale Dateo. È importante esserci in tanti e tante, perché fidarsi è bene, ma in certi casi non fidarsi è decisamente meglio. Già, perché il 29 aprile è quella data che negli ultimi anni era diventata una sorta di anti-25-aprile, dove alla galassia dell’estremismo di destra veniva permesso più o meno tutto, comprese le indecenti parate nazifasciste per le vie della città, nel sostanziale disinteresse istituzionale. Ci sono voluti due anni di mobilitazione diretta degli antifascisti e delle antifasciste perché, finalmente, l’anno scorso la parata venisse impedita. Un punto fermo rispetto al quale non è possibile tornare indietro e, infatti, anche quest’anno non ci dovrebbero essere cortei nazi. Ma appunto, meglio non fidarsi troppo, considerato anche quanto successo la mattina del 25 aprile al Cimitero Maggiore, quando le istituzioni e le “grandi organizzazioni” hanno lasciato da solo l’Anpi di zona 8 a contrastare l’adunata paramilitare dei neonazisti di Lealtà e Azione. E poi, vista la diffusa voglia di riempire l’Europa di nuovi muri, non è comunque il caso di lasciare troppo spazio a chi predica odio e ripropone vecchi fantasmi.
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