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il blog di Luciano Muhlbauer

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Rimettiamo la lapide di Varalli e Zibecchi al suo posto - oggi 10G h. 18.30 @SantoStefano

June 10, 2016

Il 22 maggio scorso, tra le 17.30 e le 20.00, cioè proprio mentre in piazza Fontana era in corso la posa della nuova lapide a Giuseppe Pinelli, mani ignote avevano spaccato la lapide a Claudio Varalli e Giannino Zibecchi che si trova nella vicina piazza Santo Stefano. Una contestualità, peraltro accertata, che esclude ogni ipotesi diversa dalla matrice politica. Cioè, chi ha spaccato, che l’abbia fatto con premeditazione oppure no, sapeva cosa faceva e perché. Quella sera, grazie al pronto intervento dei lavoratori della RiMaflow, la lapide danneggiata era stata messa immediatamente in sicurezza. Oggi, dopo un lavoro di restauro effettuato nella fabbrica recuperata, la lapide ritornerà al suo posto.

Spaccare una lapide non è solo un atto codardo, ma è anche un’azione politicamente molto grave, perché è come voler uccidere una seconda volta. Così come è stato grave il silenzio delle forze politiche e istituzionali che non aveva nemmeno scritto un comunicato stampa di condanna, sebbene fossimo in piena campagna elettorale per il primo turno delle amministrative. Un segno dei tempi, evidentemente, ma anche di quella miope apatia culturale che coltiva l’illusione che fascismo e razzismo siano cose del passato e non del presente. Per questo è ancora più importante partecipare alla ricollocazione della lapide restaurato, che si terrà oggi venerdì 10 giugno, alle ore 18.30, in piazza Santo Stefano.

L’evento facebook lo trovate qui www.facebook.com/events/880629058730546

Per sapere di più su Claudio Varalli, assassinato dai fascisti il 16 aprile 1975, e Giannino Zibecchi, ucciso da un camion dei carabinieri nel corso di una manifestazione antifascista del giorno dopo, vistate il sito Per non dimenticare.

Di seguito alcune immagini per raccontare la vicenda della lapide spaccata.

in piazza Fontana era in corso la posa della nuova lapide a Giuseppe Pinelli

in piazza Fontana era in corso la posa della nuova lapide a Giuseppe Pinelli

Nel frattempo nella vicina piazza Santo Stefano dei codardi hanno spaccato la lapide a Varalli e Zibecchi

Nel frattempo nella vicina piazza Santo Stefano dei codardi hanno spaccato la lapide a Varalli e Zibecchi

Gli operai della Rimaflow mettono in sicurezza la lapide danneggiata

Gli operai della Rimaflow mettono in sicurezza la lapide danneggiata

Nella fabbrica recuperata di Trezzano s/N viene restaurata la lapide 

Nella fabbrica recuperata di Trezzano s/N viene restaurata la lapide 

La lapide restaurata dagli operai della RiMaflow che oggi sarà rimessa al suo posto

La lapide restaurata dagli operai della RiMaflow che oggi sarà rimessa al suo posto

In Antifascismo Tags Varalli, Zibecchi, lapide, Milano, antifa, antifascismo
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In occasione della Giornata internazionale di solidarietà con il popolo palestinese, istituita dall’ONU nel 1977, si sono tenute due manifestazioni nazionali a Roma e a #Milano. C’è chi pensa che ormai non bisogna più mobilitarsi, perché c’è un cessate il fuoco e perché si sta andando verso la pace, ma purtroppo la realtà sul campo è ben diversa. La maggior parte di Gaza è sotto occupazione militare israeliana e nella restante parte, dove si trova ammassata tra le macerie la quasi totalità della popolazione, continuano gli interventi militari e le uccisioni e gli aiuti umanitari entrano solo con contagocce. Per non parlare di quello che accade in Cisgiordania, dove coloni e esercito di occupazione intensificano addirittura le operazioni di pulizia etnica in un crescendo di violenza. Tutto questo è possibile solo grazie alla copertura dei governi alleati di Israele, tra cui quello italiano, che blaterano di una pace che non c’è e che, di fatto, altro non fanno che proseguire la loro complicità con i crimini di Israele. Ecco perché bisogna continuare a stare in piazza, a intervenire in ogni occasione e non permettere mai che cali il silenzio su quello che accade in Palestina. #Gaza #StopGenocide #EndOccupation #FreePalestine #Resistenza
A MILANO CONTRO LA FINANZIARIA DEL RIARMO 
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A MILANO CONTRO LA FINANZIARIA DEL RIARMO A #Milano migliaia in piazza per lo sciopero generale convocato dal sindacalismo di base contro una manovra finanziaria che continua a tagliare la spesa sociale e avvia lo spostamento delle risorse pubbliche verso il riarmo, mentre decrescono i salari e aumentano le rendite e i profitti di pochi. Tantissime le bandiere della Palestina, perché neanche per un minuto dobbiamo farci distrarre da una pace che c’è solo nella propaganda dei complici di Netanyahu. #scioperogenerale #stopriarmo #FreePalestine
28 NOVEMBRE - SCIOPERO GENERALE CONTRO LA FINANZIARIA
Di fronte agli ultimi dati ufficiali che confermano ancora una volta che l’Italia, insieme alla Grecia, è l’unico paese europeo dove i salari reali sono diminuiti, la finanziari
28 NOVEMBRE - SCIOPERO GENERALE CONTRO LA FINANZIARIA Di fronte agli ultimi dati ufficiali che confermano ancora una volta che l’Italia, insieme alla Grecia, è l’unico paese europeo dove i salari reali sono diminuiti, la finanziaria del governo sceglie di tagliare la spesa sociale, ignorare la questione salariale e iniziare lo spostamento di fondi pubblici verso la spesa militare. Contro la finanziaria di guerra e a fianco del popolo palestinese, sciopero generale e corteo a Milano da porta Venezia alle 9.30
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Oggi è passato un anno dalla morte di Ramy, un anno pieno di proclami che condannavano il ragazzo e assolvevano gli inseguitori. Nel frattempo non si trovavano più delle prove, mentre la famiglia continua ad attendere una verità giudiziaria. La morte di Ramy non ci parla solo di una giovane vita rubata, ma anche di una città che esclude, che fatica ad ascoltare se stessa e preferisce i racconti di comodo. Oggi il quartiere ha ricordato Ramy, perché non si può morire così e perché non si deve ripetere mai più. Per Milano, per noi. #RamyVive
Corteo per il diritto all’abitare e per la città pubblica a #Milano. E ovviamente al fianco del popolo palestinese
Corteo per il diritto all’abitare e per la città pubblica a #Milano. E ovviamente al fianco del popolo palestinese

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