• Home
  • Chi sono
  • Contatti
  • Archivio 2005-2014
Menu

il blog di Luciano Muhlbauer

  • Home
  • Chi sono
  • Contatti
  • Archivio 2005-2014

Per un’accoglienza senza ghetti. Sabato si torna alla ex Caserma Montello. 17D h. 14.30 corteo da piazza Gramsci

December 14, 2016

Sabato 17 dicembre, vigilia della giornata internazionale del migrante, si torna a manifestare davanti alla ex caserma Montello, per ribadire il ripudio di ogni razzismo e, soprattutto, per chiedere e promuovere una “buona accoglienza”, senza segregazione dei profughi e migranti in centri chiusi. Cioè, per dirla con le parole dei promotori della mobilitazione, la Zona 8 Solidale, “bisogna aprire le porte dei centri e fare in modo che i loro abitanti possano partecipare alla vita della società che hanno intorno, e che le cittadine e i cittadini dei quartieri che li ospitano possano entrare; bisogna far sì che questi centri diventino luoghi d’incontro dove si svolgono attività che coinvolgono tutti” (cit. Piccolo manifesto della “buona accoglienza”).

Il corteo di sabato parte alle 14.30 da piazza Gramsci (M5 Gerusalemme) ed è in continuità ideale con la mobilitazione del 1 novembre scorso, quando migliaia di cittadini e cittadine avevano aderito all’invito della rete Zona 8 Solidale ad accogliere con la solidarietà i profughi e migranti e a rimandare al mittente le provocazioni fascioleghiste. Quella mobilitazione era riuscita talmente bene da conquistarsi persino uno spazio sui media internazionali e ha rappresentato bene quello scatto d’orgoglio di gran parte di Milano, che non ci stava ad essere associata a infamie come quelle andate in scena a Goro a fine ottobre. Ma attenzione, nulla è acquisito per sempre e così come il 1 novembre è stato il risultato di molti mesi di lavoro sul territorio, anche il futuro dipende dalle pratiche, dai progetti e dalle energie che si mettono in campo ora.

ex caserma Montello, Milano, 1 novembre 2016

ex caserma Montello, Milano, 1 novembre 2016

I residenti e le realtà che animano Zona 8 Solidale non si sono mai fermati, ovviamente, ma sabato prossimo c’è di nuovo bisogno che ci manifestiamo anche dagli altri quartieri della città. Perché non basta dire no agli imprenditori dell’odio, ma bisogna anche costruire un altro modello di accoglienza, che faccia comunicare e interagire le persone, che apra la ex caserma al quartiere e che non costruisca ghetti e segregazione. E poi, quello che succede alla Montello è importante non solo per chi abita nel Municipio 8, ma per tutta Milano.

Le adesioni al corteo di sabato stanno crescendo e ci sarà anche la presenza di profughi e solidali di altre zone, come quelli di Bresso e di People Before Borders. Per conoscere le info organizzative, comunicare adesioni e consultare gli aggiornamenti fate riferimento all’evento facebook 17 Dicembre Stop War Not People. Qui nessuno è straniero!

Infine, poiché sotto le feste le “distrazioni” tendono a moltiplicarsi, vi chiedo di dare una mano a diffondere e condividere la mobilitazione.

Ci vediamo sabato! 

In Solidarietà Tags caserma montello, Milano, zona 8 solidale, 17 dicembre, giornata internazionale del migrante, stop war not people, antirazzismo, accoglienza, antifascismo, solidarietà
← I nazi all’Arco della Pace e la fine dell’antifascismo istituzionaleIl referendum costituzionale e quel menopeggismo duro a morire →

Feed Instagram

In occasione della Giornata internazionale di solidarietà con il popolo palestinese, istituita dall’ONU nel 1977, si sono tenute due manifestazioni nazionali a Roma e a #Milano. C’è chi pensa che ormai non bisogna più mobilitarsi, perché c’è un cessate il fuoco e perché si sta andando verso la pace, ma purtroppo la realtà sul campo è ben diversa. La maggior parte di Gaza è sotto occupazione militare israeliana e nella restante parte, dove si trova ammassata tra le macerie la quasi totalità della popolazione, continuano gli interventi militari e le uccisioni e gli aiuti umanitari entrano solo con contagocce. Per non parlare di quello che accade in Cisgiordania, dove coloni e esercito di occupazione intensificano addirittura le operazioni di pulizia etnica in un crescendo di violenza. Tutto questo è possibile solo grazie alla copertura dei governi alleati di Israele, tra cui quello italiano, che blaterano di una pace che non c’è e che, di fatto, altro non fanno che proseguire la loro complicità con i crimini di Israele. Ecco perché bisogna continuare a stare in piazza, a intervenire in ogni occasione e non permettere mai che cali il silenzio su quello che accade in Palestina. #Gaza #StopGenocide #EndOccupation #FreePalestine #Resistenza
A MILANO CONTRO LA FINANZIARIA DEL RIARMO 
A #Milano migliaia in piazza per lo sciopero generale convocato dal sindacalismo di base contro una manovra finanziaria che continua a tagliare la spesa sociale e avvia lo spostamento delle risorse pubbliche
A MILANO CONTRO LA FINANZIARIA DEL RIARMO A #Milano migliaia in piazza per lo sciopero generale convocato dal sindacalismo di base contro una manovra finanziaria che continua a tagliare la spesa sociale e avvia lo spostamento delle risorse pubbliche verso il riarmo, mentre decrescono i salari e aumentano le rendite e i profitti di pochi. Tantissime le bandiere della Palestina, perché neanche per un minuto dobbiamo farci distrarre da una pace che c’è solo nella propaganda dei complici di Netanyahu. #scioperogenerale #stopriarmo #FreePalestine
28 NOVEMBRE - SCIOPERO GENERALE CONTRO LA FINANZIARIA
Di fronte agli ultimi dati ufficiali che confermano ancora una volta che l’Italia, insieme alla Grecia, è l’unico paese europeo dove i salari reali sono diminuiti, la finanziari
28 NOVEMBRE - SCIOPERO GENERALE CONTRO LA FINANZIARIA Di fronte agli ultimi dati ufficiali che confermano ancora una volta che l’Italia, insieme alla Grecia, è l’unico paese europeo dove i salari reali sono diminuiti, la finanziaria del governo sceglie di tagliare la spesa sociale, ignorare la questione salariale e iniziare lo spostamento di fondi pubblici verso la spesa militare. Contro la finanziaria di guerra e a fianco del popolo palestinese, sciopero generale e corteo a Milano da porta Venezia alle 9.30
Oggi è passato un anno dalla morte di Ramy, un anno pieno di proclami che condannavano il ragazzo e assolvevano gli inseguitori. Nel frattempo non si trovavano più delle prove, mentre la famiglia continua ad attendere una verità
Oggi è passato un anno dalla morte di Ramy, un anno pieno di proclami che condannavano il ragazzo e assolvevano gli inseguitori. Nel frattempo non si trovavano più delle prove, mentre la famiglia continua ad attendere una verità giudiziaria. La morte di Ramy non ci parla solo di una giovane vita rubata, ma anche di una città che esclude, che fatica ad ascoltare se stessa e preferisce i racconti di comodo. Oggi il quartiere ha ricordato Ramy, perché non si può morire così e perché non si deve ripetere mai più. Per Milano, per noi. #RamyVive
Corteo per il diritto all’abitare e per la città pubblica a #Milano. E ovviamente al fianco del popolo palestinese
Corteo per il diritto all’abitare e per la città pubblica a #Milano. E ovviamente al fianco del popolo palestinese

Categorie

  • Grandi Opere (1)
  • Razzismo (1)
  • Casa (2)
  • Territorio (2)
  • Diritti (3)
  • Guerre e Pace (3)
  • Scuola e Istruzione (3)
  • Sicurezza (3)
  • Solidarietà (9)
  • Lavoro (17)
  • Internazionale (22)
  • Movimenti (27)
  • Antifascismo (36)
  • Politica (38)

Tag 

  • milano
  • Milano
  • antirazzismo
  • antifascismo
  • antifa
  • movimenti
  • Expo 2015
  • curdi
  • Turchia
  • repressione
  • rojava
  • sgomberi
  • erdogan
  • solidarietà
  • regione lombardia
  • pkk
  • migranti
  • jobs act
  • elezioni 5 giugno
  • Elezioni Comune Milano 2016

Powered by IlCapitano